KATIA

La Merenda delle Fate!

 

Diversamente da oggi in epoca romana nel Natissa, fiume di Aquileia, confluivano sia le acque del Torre sia del Natisone.

La  leggenda di Katia guardiana del fiume Torre, si svolge in quell'epoca e racconta di una fata dei fiumi che nella notte di un solstizio d'estate da Tarcento seguendo il Torre arrivò ad Aquileia.

 

Katia, piccola ed esile creatura con la pelle bianca come la porcellana brillava nella notte percorrendo il fiume per proteggere uomini e animali dagli spiriti delle tenebre quando d'un tratto una flebile luce attirò la sua attenzione nei presi di  Vedronza sul ponte romano. In quel punto passa infatti una strada che permetteva ai romani di raggiungere l'Austria partendo da Aquileia in meno tre giorni di cammino.

Avvicinandosi al ponte Katia trovò la statua di un legionario romano con in mano una lanterna. La statua era di incredibile fattura, molto dettagliata. La fatina decise di analizzarla a fondo.

Un sussulto la fece inorridire quando vide un ciuffo di capelli scuri uscire dalla parte posteriore dell'orecchio destro.

Nello stesso istante le parve di scorgere una lacrima scivolare sulla guancia della statua.

Per lei non c'erano dubbi, capì che lo sventurato legionario era certamente stato vittima di un sortilegio.

Presto fatto, Katia con un soffio di polvere magica riportò l'uomo alla vita!

Il soldato era debole e faceva fatica a muoversi così la fatina lo condusse a casa, Piazza Capitolo 17 ad Aquileia, restituendogli il sorriso. Pompeo, così si chiamava il malcapitato, chiese alla moglie un biscotto alle mandorle appena sfornato da offire all'esile creatura. Katia gli diede un morso. fece un sorriso abbagliante...e sparì.

La fatina tornò spesso a far visita al suo nuova amico per assaporare la deliziosa frolla.

Ancora oggi, dove ora sorge la  pasticceria  Mosaico, si sfornano i biscotti della piccola Katia e nelle notti d'estate durante il solstizio Piero Zerbin lascia il croccante dolcetto per la fatina in ricordo di quella speciale amicizia.

                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                          (scritto e illustrato da Paola Barigelli)

Per MosaicoCocambo la produzione di valore non riguarda solo innovazione, sostenibilità e materie prime di qualità, ma soprattutto  azioni tangibili di sostegno e inclusione, il biscotto per la nostra Katia è uno di questi..

La nostra Katia...

La nostra Katia è una ragazza che vive a Tarcento e soffre di un raro tipo di epilessia (non ancora identificato), di fibromialgia e della sindrome di Arnold Chiari 2.

La malattia l'ha privata dell'infanzia e della  giovinezza allontanandola da amici e vita quotidiana. Il continuo cambio di terapie l'hanno ulteriormente debilitata togliendole vista, udito e possibilità di esprimersi per lunghi periodi.

Lei e la famiglia imparano giorno per giorno a convivere con malattia e disagi e se vuoi puoi aiutarli, prorio come la fata ha aiutato il legionario:

acquistando questo  snack  ✨ la aiuterai a sorridere di nuovo a bordo di una carrozzina elettrica e su un adeguato sedile per l'auto che magari in breve la condurrà ad una clinica privata in grado di curarla con competenza e dignità.

 

Il 20 % del ricavato sarà devoluto alla famiglia di Katia

 

 

GRAZIE