La ricetta è ispirata ad un passo del VI canto dell'Eneide di Virgilio, packaging e illustrazione di Paola
Barigelli traggono spunto da manoscritti medievali della Divina Commedia.
Sono trascorsi 700 anni dalla scomparsa del sommo poeta che ha scritto la più celebre e grande opera in lingua italiana.
Ma da dove nasce il Dolce dei Golosi?
Immagina di tovarti nel terzo girone dell'inferno Dantesco con Cerbero , il demone canino, "..fiera crudele e diversa, con tre gole caninamente latra...", come potreste placare la sua ira?
Certamente sono "storicamente" note due opzioni, quella di Dante e quella di Virgilio. Noi ovviamente abbiamo scelto la più "Golosa"!
Nella Divina Commedia al Canto VI Terzo Girone o GIRONE DEI GOLOSI (vv. 7-33)
Dante, accompagnato da Virgilio, si trova travolto da una pioggia eterna, maledetta, fredda e molesta mista a neve. La terra su cui camminano i due compagni è bagnata ed emana un odore
sgradevole.
D'un tratto i due si imbattono in Cerbero, la belva mostruosa che tortura i dannati. Per placare le sue ire e attraversare il girone Virgilio raccoglie da terra una manciata di fango
putrido e lo lancia nelle tre fauci fameliche.
Nell'Eneide, poema del "maesto" (come lo chiama Dante) Virgilio (vv 413-423) Canto VI
Enea e la Sibilla attraversano il fiume Acheronte traghettati da Caronte e giungono nell'Antinferno dove incontrano il mostruoso cane che fa la guardia.
Per placare la fame rabbiosa della bestia e superare l'avamposto, Virgilio gli lancia una focaccia soporifera di miele e farro...da qui la nostra ispirazione per il DOLCE DEI GOLOSI!