Fave di Aquileia

Le Fave di Aquileia e Demetra...

La pianta delle fave presenta sui fiori candidi una macchia nera a forma di “theta” , lettera con la quale inizia la parola "Thanatos"  (θάνατος)  che in greco significa Morte, ecco perchè per i pitagorici la macchia rappresentava un portale per l'Ade. Anche la forma dello stelo faceva supporre che potesse servire a mettere in comunicazione il mondo dei morti con quello dei vivi.

 

Queste supposizioni portarono le fave a diventare "il pane dell'Ade"  assumendo una connotazione simbolica negativa.

 

Demetra, dea delle messi  e simbolo della terra fertile e della vegetazione, escludeva il cereale dai suoi  riti ritenendolo impuro ma ci piace pensare che la nostra versione l'avrebbe gradita come nobile sostituto!

 

Una leggenda racconta che Pitagora stesso, in fuga dai seguaci di Cilone di Crotone preferì il rischio di farsi raggiungere ed uccidere (cosa che poi avvenne) piuttosto che rifugiarsi in un campo di fave! 

 

Anche per i Romani le fave erano riferite all'Ade, venivano infatti gettate nelle tombe per dare energia ai defunti e consumate nel silicernium, il pasto delle occasioni funebri. Un’eco di questa usanza potrebbe verosimilmente essere quello delle cosiddette “fave dei morti”o "Fave di Aquileia", i dolci a base di pasta di mandorle tipici della Giornata dei defunti. 

 

Demetra e Ade

 

Dall'unione tra Demetra e il fratello Zeus naque Persefone, splendida fanciulla che venne rapita da Ade per farne la sua sposa. Demetra cercò affannosamnente la figlia senza darsi pace fichè si rivolse ad Elio che le rivelò dove fosse la fanciulla. Sentendosi tradita dai suoi fratelli che non la aiutarono nell'impresa di recuperare la figlia, Demetra scese dall'Olimpo e si nascose sulla Terra dove avvelenò tutte le piante facendole morire.

 

Zeus fu costretto a scendere negli Inferi per trovare un accordo con il macabro sposo che dopo un inganno nel tentativo di trattenere la fanciulla, accettò di alternare la presenza di Persefone nell'Ade: sei mesi negli inferi accanto a lui e sei mesi sulla terra accanto alla madre.

 

Da quel giorno, nei mesi in cui Persefone si trova sulla terra con la madre le piante germogliano e i campi danno frutti, mentre nei mesi in cui la fanciulla soggiorna negli Inferi la terra si spoglia e si addormenta.