Soffice e prezioso dono da scambiarsi durante le ricorrenze, la Gubana racchiude un delizioso scrigno di sapori, ecco perchè è considerato dai friulani il "porta fortuna" commestibile! Generalmente le fette vengono bagnate da un generoso bicchierino di Slivoviz.. noi consigliamo ai più audaci di sostituire il tradizionale "spirito" con "l'anima" del nostro liquore Cocambo, nettare di Fave di Cacao distillate con sapiente armonia.
La Gubana ha origini antichissime, viene citata già all’inizio del ‘400 nei documenti storici delle Valli del Natisone, che collegano Cividale del Friuli e la Valle dell’Isonzo. Nata come dolce caserecco da consumare in famiglia o nei pomposi banchetti di corte (come quello imbandito nel 1409 a Cividale per il papa Gregorio XII, composto da ben 72 portate), diventa una vera e propria merce di scambio. In un contratto del 1576, il dolce viene valutato “una lira di venti soldi” … lo stesso compenso riservato ai muratori professionisti per un’intera giornata di lavoro! Spesso infatti il termine “gubana” in friulano diventa sinonimo di “ gran fortuna” (curiosamente i veneziani utilizzano una parola molto simile, “bubana”).
In realtà secondo molti studiosi il termine "Gubana" può avere etimo nel verbo sloveno “gubati”, che significa proprio “fare pieghe”, gesto indispensabile per garantire la corretta lievitazione dell’impasto.